La vostra lettera fraterna ha innalzato il mio cuore. Sursum… E voi avete il mio pienissimo consentimento. Edificheremo la nuova chiesa al Patrono antico.
Così scriveva Gabriele d’Annunzio in una lettera del 15 dicembre 1929, indirizzata all’Abate di Pescara don Pasquale Brandano. La “nuova” Cattedrale di San Cetteo, terminata nel 1934, presto divenne punto di riferimento religioso e culturale della nuova Pescara, città che già all’inizio del XX secolo si contraddistinse per il suo non trascurabile sviluppo demografico ed urbanistico.
Concepito come utile ed agile strumento di consultazione, la monografia curata dallo storico dell’arte Luigi Cicchitti con la campagna fotografica di Salvatore Costa, rappresenta un invito al recupero della memoria storica della città.
La Cattedrale di San Cetteo, chiesa madre di Pescara, dedicata al Santo patrono, rappresenta un mirabile esempio di architettura neoromanica abruzzese, realizzata su progetto dell’architetto Cesare Bazzani (1873-1939). L’odierna configurazione del complesso architettonico ci appare come l’esito di una serie di interventi succedutisi dal primo trentennio del XX secolo, (il 2 aprile 1933 ci fu la benedizione della prima pietra della “nuova” Cattedrale di San Cetteo) a tutt’oggi, volti a conferire prestigio alla città di Pescara, capoluogo di provincia dal 1927, collocata sulle due sponde dell’antico Aterno e destinata, per la sua collocazione strategica e la rinomata vocazione mercantile, al massimo sviluppo.